Home

Dio ha benedetto il suo popolo!

Nel 2015 è stato acquistato un terreno per creare una fattoria in Zimbabwe. Il terreno consisteva in una foresta, in cui non cresceva nulla. Nel maggio 2019 in quel luogo è stato avviato un Centro di formazione professionale per affrontare l'abbandono scolastico giovanile ed incoraggiare l'imprenditorialità.

Quando ho saputo per la prima volta dal nostro Governo Provinciale che avevano investito del denaro per acquistare una fattoria di 210 ettari nello Zimbabwe per costruire un Centro di formazione professionale, ho incominciato a pensare come una così grande impresa potesse realizzarsi. Le suore erano poche e il tempo e il lavoro necessari per una simile impresa sarebbero stati immensi. Mi chiedevo quale tipo di sicurezza potessero avere delle suore in un posto così isolato. Inoltre, l'economia del paese in quel tempo non era buona e le suore non avevamo titoli di proprietà. Tutto considerato, non ero molto ottimista sull'esito della nuova impresa.

Le Suore della Santa Croce sono presenti in nove zone dello Zimbabw; tutte fanno parte di due diocesi. Questo Progetto, con tutto il duro lavoro richiesto, le incertezze e le esigenze finanziarie, era tuttavia interamente a carico delle suore della Santa Croce.

Dalla relativa sicurezza di Belfast, dove attualmente vivo, avevo in me un'impressione piuttosto negativa su questo Progetto. Pensavo che non sarebbe mai decollato. Mi sembrava troppo ambizioso. Il Progetto era quello di costruire un centro di formazione professionale e altre strutture educative per le persone povere, compresi i bambini orfani e vulnerabili, per il problema dell'HIV. D'altra parte non ho potuto fare a meno di pensare ai rischi che la nostra Fondatrice, Madre Bernarda, si è presa quando si è addentrata nell'ignoto, armata solo della fiducia completa nella provvidenza di Dio. Il suo pensiero era che i bisogni del tempo fossero la volontà di Dio. Ho concluso quindi che il Governo provinciale era ben sintonizzato con i bisogni delle persone nell'Africa meridionale; attraverso la preghiera e il discernimento era giunto  alla conclusione che un tale progetto era esattamente ciò di cui avevamo bisogno. Così ammirando la loro "fiducia in Dio e il loro entusiasmo, ho augurato ai membri del Governo provinciale tutte le benedizioni di Dio; ho pregato affinché il loro duro lavoro portasse frutto.

Ho ricevuto regolarmente feedback dal PLT e ricevuto foto tramite WhatsApp da suor Therese McManus che si era trasferita da Belfast in Zimbabwe; ora era la Farm Manager.

Ciò che inizialmente era una vasta espansione di foreste e macerie si era trasformato in acri e acri di terra coltivata che produceva ogni tipo di prodotto. C'erano file e file di nocciole, carote, piselli, pomodori, aglio, barbabietole rosse, spinaci, lattuga, mais e migli verdi. C'erano bestiame, maiali e polli. I loro rifiuti venivano usati come letame per fertilizzare la terra. Ci furono segni di autosufficienza e di buona educazione. Mi è venuta in mente la "Laudato Sii". La terra veniva curata e nutrita: produceva un ricco raccolto.

Era così evidente che Dio aveva benedetto abbondantemente questo progetto che andava sempre più rafforzandosi. Ho pregato che Dio benedicesse anche tutte le suore e collaboratrici per la loro dedizione e impegno nel condividere i loro doni e capacità con i poveri e i bisognosi.

C'è un proverbio cinese che dice che se dai ad un uomo un pesce gli dai da mangiare per un giorno ma se gli insegni a pescare gli dai da mangiare per tutta la vita. Questo era sicuramente ciò che stava accadendo nel Centro di formazione professionale in Zimbabwe. A ogni studente veniva infatti data l'opportunità di sviluppare le capacità agricole, il lavoro di gruppo e la fiducia per tornare a casa e avviare la propria attività aziendale, rendendosi autosufficiente, finanziariamente indipendente. È stato meraviglioso e  di grande successo per il Training Center vedere il gruppo di giovani pionieri che era arrivato con poca o nessuna autostima raggiungere con orgoglio il proprio obiettivo di laurea. È stata un'esperienza gioiosa anche per tutte noi sapere che eravamo coinvolte nel dare ai giovani  un futuro pieno di speranza.

Il nostro fondatore, padre Teodosio Florentini, riteneva che "i religiosi sono chiamati ad alleviare i bisogni educativi, religiosi e sociali…aiutare le persone e mostrare loro nuove direzioni". Quanto bene avete fatto, care mie suore, per i nostri "abbandoni scolastici". Bella riuscita, serve buone e fedeli!
Sr. Patricia Kelly, Belfast